Giocare a scacchi, guidare veicoli, riconoscere voci, volti, oggetti. Tradurre, navigare, rispondere.Le macchine sanno fare tutto questo, ma saranno mai in grado di distinguere il bene dal male?intelligenze artificiali? Risponde Paolo Benanti, frate francescano e ingegnere, che insegna etica delle tecnologie alla Pontificia università gregoriana. Insieme a lui ascolteremo la voce del giornalista statunitense James Barrat, autore di La nostra invenzione finale. L’intelligenza artificiale e la fine dell’età dell’uomo (Nutrimenti, 2019).
Al microfono Roberta Fulci
La trascrizione integrale dell’intervista a James Barrat
Algor-etica, qui un intervento di Paolo Benanti
La rassegna Oracoli. Saperi e pregiudizi al tempo dell’IA, a Bologna fino al 9 aprile
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