Natale Capellaro nasce a Ivrea il 22 dicembre del 1902, secondo di tre figli. La sua è una modesta famiglia di calzolai che si guadagnano da vivere producendo e vendendo scarpe a tre lire al paio. Natale, ancora ragazzino, chiede spesso alla madre di poter lavorare, ma ogni volta si sente rispondere che è troppo giovane e che è più importante dedicarsi agli studi. In realtà, riesce solo a completare gli studi elementari e a seguire per un paio di anni le scuole serali (allora si chiamavano “tecniche”).
Si capisce presto che Natale non seguirà le orme dei genitori: gli piace lavorare il ferro, costruire degli oggetti, tanto che provvede a fabbricarsi da solo i giocattoli che nessuno gli può regalare.
La sua speranza, come quella di tanti altri giovani di Ivrea in quegli anni, è di entrare a far parte della Olivetti. La ditta è nata da poco, nel 1908, ma sembra ben avviata ed è guidata da Camillo Olivetti, una persona stimata, molto sensibile ai problemi dei suoi dipendenti. Natale fa qualche breve esperienza di lavoro in una tipografia, ma poi riesce a farsi assumere dall’azienda eporediese, dove lavorano 350 persone: è il 7 dicembre del 1916.
Non ancora quattordicenne, il giovane Natale viene assegnato come apprendista al reparto montaggio della M1, la prima macchina per scrivere della Olivetti, dove impara operazioni molto semplici; guadagna 7,50 lire alla settimana. La precisione e la voglia di fare di Capellaro vengono subito notate e premiate con un aumento di stipendio per merito: 30 soldi al giorno, una vera fortuna per un giovane di quel tempo. Sono i primi passi di una brillante carriera tutta percorsa all’interno della Olivetti.
collegamenti:
31 maggio 2019 – Festa di Radio 3, Cesena_Filo rosso_L’invenzione delle cose. Da Leonardo al design – Con Enrico Morteo, musica del sassofonista Fabio Petretti